L’8 Gennaio di 150 anni fa nasceva Jelena Petrovich Njegosh a Cettigne, sesta figlia di Nicola I del piccolo stato balcanico del Montenegro. Moglie di Vittorio Emanuele III di Savoia e madre dell’ultimo Re d’Italia Umberto II.
Si distinse per la sua incredibile attività caritatevole, sempre vicina alle persone sofferenti tanto da essere chiamata Regina di carità, ricevette infatti da Papa Pio XI l’ultima “Rosa d’oro della Cristianità” conferita ad una Regina.
Per ricordarla è stata celebrata una messa in suo onore, inoltre sono stati riposizionati al centro dell’atrio principale degli IFO il busto in marmo bianco che la ritrae e la lapide che ricorda l’intitolazione dell’Istituto per i tumori al suo regio nome.
Alla cerimonia erano presenti Marina Cerimele, direttore generale IFO e il Principe Sergio di Jugoslavia, presidente dell’associazione internazionale Regina Elena (AIRH), figlio di Maria Pia di Savoia e pronipote della regina.
Il direttore Cerimele ha dato il benvenuto e ringraziato tutti gli ospiti, ricordando la sensibilità della regina e la sua attenzione alle scienze mediche tanto da aver ricevuto la laurea honoris causa in medicina. Oltre ad aver allestito un ospedale al Quirinale durante la guerra, affiancò il nostro chirurgo Bastianelli che poi divenne il primo direttore scientifico dell’Istituto Regina Elena, da lei sostenuto e che inaugurò personalmente il 21 aprile 1933.
Il direttore ha inoltre ringraziato il Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele che come presidente della fondazione Roma e poi della Fondazione Terzo Pilastro ha risposto alle sollecitazioni dell’Associazione AIRH, della quale è Presidente d’Onore, che opera sull’esempio della regina della carità, donando due strumenti di alta tecnologia, il microscopio confocale e il microscopio operatorio.
Mons. Paolo Ricciardi ha celebrato la messa evidenziando nell’omelia come questa donna di religione ortodossa abbia abbracciato la fede cristiana cattolica poco prima del matrimonio e abbia seguito il Vangelo facendosi solidale con tutti, una presenza umile e discreta vicino al re ma coinvolta con dedizione e amore verso i bisogni del popolo.
Alla fine della cerimonia è stata ricordata l’intensa e anche dolorosa vita di Elena di Montenegro, è stata recitata la preghiera per la beatificazione della regina.
S.A.R. il principe Sergio di Jugoslavia ha ringraziato i convenuti e consegnato un attestato di benemerenza alle associazioni che operano negli Istituti e che durante la pandemia sono state in varie modalità vicino ai nostri pazienti, nonché il coro che ha animato la messa e che è composto dal personale degli IFO.
Per noi di Rukije sono stati presenti la nostra Nicoletta ed il nostro Bernardino.
Grazie ragazzi e grazie per l'attestato ricevuto, per noi è solo modo per spronarci a fare sempre meglio e sempre di più! Grazie!