RUKIJE è un’associazione di volontariato ODV formata da pazienti affetti da patologie dell’apparato muscolo scheletrico che opera presso il reparto di ortopedia Oncologica dell’Istituto Regina Elena di Roma.
Nel maggio del 2006 venne ricoverata presso il Reparto di ortopedia oncologia dell’ Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma una ragazza albanese di nome Rukije, la quale doveva subire un intervento molto delicato alla gamba destra.
Quarantacinque anni, lunghi capelli neri, uno sguardo carico di dolcezza, capiva e si esprimeva abbastanza bene in italiano, in quanto in Albania vedeva spesso la televisione italiana. Era accompagnata dal marito che, al contrario, non conosceva la nostra lingua.
Rukije era approdata al reparto diretto dal dott. Roberto Biagini in una condizione molto avanzata della malattia tumorale e doveva subire un intervento radicale di amputazione dell’anca. Ma lei aveva una forza nello sguardo che spiazzava e la voglia di fare tante domande. Nonostante la grande disponibilità professionale e umana che le dimostravano, nutriva tuttavia una forte soggezione nei confronti dei medici del reparto, abituata com’era a quanto avveniva nel suo paese, dove i dottori usano trattare i loro pazienti in modo molto distaccato.
Anche per questo, chi vi sta raccontando la sua storia, divenne il suo tramite con i dottori.
Quando entravo nella sua stanza, nonostante i forti dolori che la tormentavano, il suo viso si illuminava. Il marito le diceva scherzando: “Ma come, fino a un attimo fa eri seria e avevi un’espressione così triste e invece, ora che è arrivata Monica, sei sorridente?”
E lei rispondeva: “Con Monica posso ridere e scherzare, perchè non serve che le parli dei miei dolori, lei ci è passata, li conosce. Questo mi dà la serenità e la forza di parlare d’altro con lei!”.
Questa frase è entrata nei nostri cuori e ci ha fatto riflettere molto… E’ stato un messaggio chiaro: il sentimento che può trasmettere una persona che ha affrontato un tumore, non può trasmetterlo nessun altro; la condivisione di emozioni, stati d’animo, sofferenze a cui si può giungere con chi ci è già passato è profonda, non ha bisogno di tante parole e spiegazioni e dà serenità!
Nel novembre 2006 Rukije fece rientro in Albania. L’accompagnammo in aeroporto e, nella sua commovente e sincera umiltà, ci regalò, come segno di riconoscenza verso coloro che l’avevano curata e accudita, la cosa più preziosa che aveva: la sua fede nuziale.
Rukije non ce l’ha fatta, ma grazie a lei abbiamo capito che nessuno di noi ha dei limiti nell’essere disponibile verso chi ha bisogno d’aiuto.
Grazie a Rukije abbiamo capito che un raggio di sole ci attraversa sempre, se lo vogliamo, anche nei momenti più difficili!
Sul messaggio che ci ha lasciato abbiamo dato vita alla nostra associazione, con la profonda convinzione che, da qualsiasi esperienza negativa, può nascere qualcosa di positivo. Ci vuole solo tanto amore! E la nostra associazione ne è la prova!
Grazie, Rukije.
Il Presidente
Monica Morelli